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Tre cose (super oneste) che non ti hanno detto sul lavoro nei ristoranti a Natale

Indice dei contenuti

  1. Probabilmente a fine turno non avrai più molta voglia di cantare Jingle Bells.
  1. Non è vero che guadagnerai così tanto da non chiedere un extra a Babbo Natale.
  1. Dovrai sorridere sempre. Anche se il soprannome che ti hanno dato i tuoi amici è “Il Grinch”.

Il periodo natalizio è da sempre uno dei più significativi per il mondo horeca, in quanto questi giorni dell’anno - tanto belli quanto impegnativi - rappresentano una fetta importante delle entrate di chi possiede un ristorante. E così, mentre a dicembre le persone si affrettano a fare le corse ai regali (lasciando ingiustamente i meriti a Santa Claus), i ristoratori affrontano la corsa al personale.

Anche perché, diciamoci la verità: tutti amano andare a mangiare fuori a Natale, soprattutto quando a una certa le chilometriche tavolate di parenti provenienti da ogni dove iniziano a essere troppo faticose da gestire in casa. Chi glielo fa fare alle nonne e i nonni di tutta Italia a preparare ogni anno otto teglie di lasagne? E sappi che i ristoratori questo lo sanno bene. Pensa che alcuni Food Manager iniziano a preparare il menù natalizio il giorno di Ferragosto per assicurarsi il miglior agnolotto del Paese. Si organizzano durante l’estate per rendere perfetta la settimana più magica dell’anno.

Insomma, per molte persone il Natale è un’opportunità importante di trovare un impiego, ecco perché - se vuoi intraprendere un percorso professionale nella ristorazione proprio in questo periodo - è nostro compito anticiparti qualcosa che non ti aveva raccontato nessuno.

1. Probabilmente a fine turno non avrai più molta voglia di cantare Jingle Bells.

Quando ci si trova seduti al tavolo da clienti tutto sembra fantastico: le temute foto di famiglia diventano improvvisamente un momento bellissimo, si ha la sensazione di non aver mai mangiato così bene in tutta la propria vita, l’atmosfera che si respira rievoca quei dolci ricordi d’infanzia che si credevano perduti. Ma non è proprio così per tutti, almeno non per chi ha la responsabilità di regalare alle persone quell’esperienza tanto gradita. Ci riferiamo proprio ai professionisti della sala e della cucina, i veri eroi della brigata che nel periodo di Natale regalano ai clienti tutto il loro talento. E spesso - quando tornano a casa propria - di festeggiare non ne hanno più neanche tanta voglia, ma ne sarà comunque valsa la pena per quei sinceri sorrisi a distanza.

2. Non è vero che guadagnerai così tanto da non chiedere un extra a Babbo Natale.

Gli straordinari e la maggiorazione per lavoro festivo sono ovviamente previsti e riconosciuti dal CCNL di riferimento (ovvero Turismo e Pubblici Esercizi), ma ti anticipiamo di non aspettarti chissà cosa. Sappiamo bene che spesso si scelgono queste opportunità lavorative proprio per racimolare qualche soldino in più, ma spetta ad ogni ristorante decidere come gestire la questione economica dei propri collaboratori. E le mance? Quelle possono sicuramente fare la differenza, soprattutto in alcuni contesti più rinomati. Augurandoti ovviamente che le persone a Natale siano più buone, come raccontano molti spot in tv.

3. Dovrai sorridere sempre. Anche se il soprannome che ti hanno dato i tuoi amici è “Il Grinch”.

Bello il Natale eh, bellissimo. Ma mica c’è scritto da qualche parte che devono amarlo tutti. Soprattutto chi è chiamato a lavorare il 24 e il 25 dicembre. E non importerà a nessuno quali sono i tuoi “credo” su questa festività, dovrai dare l’impressione di essere la persona più felice del mondo. Anche perché le giornate saranno piuttosto lunghe, e l’unico modo per affrontarle nel migliore dei modi è sfoggiare tutto il tuo entusiasmo. Pure se finto. Nei momenti difficili cerca di ricordarti perché lo stai facendo e pensa alla forte passione che provi per questo mondo. Alla fine Natale passerà in men che non si dica, ma dietro l’angolo ad attenderti ci saranno un numero tendente a + infinito di giorni festivi in cui - che ti piaccia o no - ti toccherà lavorare.

Se la lettura di questo articolo ti ha accompagnato fino a qui, sappiamo che ora ti starai chiedendo "Ma allora cosa vado a fare in un ristorante?” Beh, perché lavorare nella ristorazione ha i suoi lati positivi, soprattutto durante Natale: avrai sicuramente modo di entrare in contatto con tantissime persone, sviluppare le tue abilità relazionali e - perché no - anche imparare qualcosa sui piatti più amati dai clienti. Comunque vada siamo certi che questa esperienza ti aiuterà ad apprendere moltissimo e che potrà essere per te un trampolino di lancio per il tuo percorso lavorativo nel settore.

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