Cosa si intende per piccola ristorazione

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Stai pensando di aprire un’attività ristorativa e la piccola ristorazione ti intriga? Pensi potrebbe essere una soluzione versatile che ti permetterebbe di abbracciare una variegata tipologie di clienti? Non sbagli, ma andiamo più a fondo!
La piccola ristorazione - specificando che pertengono a questo termine svariate attività ristorative - sta conoscendo un momento d’ora, nelle grandi come nelle piccole città. Occorre però valutarie vari fattori e gestire il tutto in modo corretto, strategico ed accorto!
Piccola ristorazione: definizione
Partiamo delle basi, sperando non sia scontato: si tratta di esercizi con un laboratorio di preparazione connesso, con requisiti strutturali inferiori rispetto a quelli necessari alla ristorazione tradizionale e alcuni limiti produttivi variabili.
Il menù è usualmente semplice (ma attenzione, non banale!), essenziale e quindi molto lontano dai menù corposi dei ristoranti comunemente intesi. Sono in vigore norme sui locali, sui servizi igienici e sulla delimitazione degli spazi esterni.
Intrinseco al concetto di ristorazione “piccola” è sicuramente quello di ristorazione “veloce”, o più comunemente “fast”. In questi locali non si troveranno comunemente pietanze la cui preparazione richiede molte ore.
Quali alimenti è possibile somministrare/produrre?
Non sussistono limiti come “La pasta al pomodoro sì, ma non quella al pesto”, ma prevalentemente riguardano proprio la preparazione dei piatti. Ecco i piatti che troviamo nei locali di piccola ristorazione:
- Tramezzini, panini imbottiti, toast, pizzette e panificati farciti vari;
- Prodotti gastronomici: sia precotti che surgelati, somministrati in singole porzioni in seguito al frazionamento;
- Prodotti ottenuti da lavaggio e/o assemblaggio: piatti freddi (taglieri di salumi, taglieri di formaggi, oppure gli italianissimi prosciutto e melone e bresaola con grana);
- Insalate, verdura cotta, macedonie;
- Piatti semplici non elaborati, come carni o pesci cotti o grigliati e primi piatti express.
Fin qui tutto bene, ma cosa è escluso? La preparazione di pasta fresca/ripiena e dolci o gelati, per esempio.
Tipologie di attività definite come “piccola ristorazione”
- Bar
- Caffetterie
- Pub, wine bar, enoteche, fast food
- Tavole fredde
Chiaramente è possibile combinare questi esempi tra loro! Nell’era della cucina creativa, il fusion non solo etnico è una tipologia estremante attuale. L’unica cosa a cui vi chiediamo di porre estrema attenzione è il codice ATECO!
Le tipologie di ristorazione che offre il mercato sono moltissime, occorre solo saper valutare i clienti a cui ci si rivolge, la città in cui si opera e le proprie possibilità di investimento nell’attività.
Normativa per la piccola ristorazione: i locali
Come dicevamo, la normativa per la piccola ristorazione è più leggera, ma non da prendere sotto gamba! Ecco le regole a cui attenersi:
- sala di somministrazione: attrezzata con banco di servizio fornito di acqua corrente potabile calda e fredda, frigorifero, vetrinetta o banco di esposizione (non accessibili al pubblico);
- locale deposito: per gli alimenti e le bevande;
- laboratorio ad uso cucina: con superficie di almeno 12 metri quadrati, dotato di zone separate per preparazione, lavaggio e cottura degli alimenti;
- zona lavaggio: attrezzata con lavello, dotato di rubinetteria a comando non manuale e lavastoviglie;
- zona adibita a spogliatoio: destinata al personale e dotata di armadietti individuali;
- canna di esalazione fumi idonea: nel caso di esalazioni intense e fastidiose potrà essere richiesto un impianto di abbattimento delle stesse.
I servizi igienici
La normativa sui servizi igienici è meno complessa: prevede una toilette per locali fino a 50 posti a tavola, due servizi invece per chi garantisce fino a 100 coperti. Ricordate che molte volte i clienti ricordano più le condizioni dei bagni rispetto a ciò che hanno mangiato!
Gli spazi esterni
Gli spazi esterni, qualora presenti, sono inclusi nel calcolo della planimetria. Le aree esterne devono essere pavimentate, facilmente lavabili e delimitata; non devono essere presenti cassonetti dei rifiuti e deve essere garantita una specifica distanza dai locali di produzione delle vivande.
Ricorda inoltre di tenerti aggiornato sulle misure di prevenzione del coronavirus, sugli sviluppi inerenti al green pass e - più in generale - tutto ciò che concerne la normativa di contenimento della pandemia.
Adesso che sai cosa si intende con piccola ristorazione, che ne dici di trovare i talenti che ti supporteranno nelle attività quotidiane? Non vediamo l’ora di presentarti i nostri candidati nelle diverse province.
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