Chef a domicilio: cosa fa e quanto guadagna?
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Chef a domicilio: chi è?L’attrezzatura dello chef a domicilioQuanto guadagna uno chef a casa?Come diventare chef a domicilioLa normativa per gli chef a domicilioChi lo ha detto che un cuoco deve esercitare il suo talento ai fornelli esclusivamente tra le mura di un ristorante o di un locale? D’altronde, un ruolo che richiede passione e creatività non deve di certo sentirsi limitato nello svolgere quello che più ama fare! Tra i tanti variegati contesti del settore della ristorazione, trova il suo posto nel mondo anche lo chef a domicilio, un professionista che può offrire le proposte culinarie - e anche tutta la gioia che ne deriva- cucinando direttamente nelle case di chi lo sceglie!
Chef a domicilio: chi è?
Un’introduzione necessaria, anche se sulla natura del suo ruolo sembrerebbero non esserci dubbi. Lo chef a domicilio è un professionista della ristorazione che offre il proprio servizio presso il domicilio di un cliente o di un’azienda; non solo preparazione dei pasti ma anche consulenza, personalizzazione di proposte e tanto altro! Chissà quante volte, dopo una giornata impegnativa, avrai pensato a quanto sarebbe stato bello trovare il tuo chef preferito a casa tua, a destreggiarsi nella tua cucina per preparare tuo piatto del cuore. Si tratta senza dubbio di una comodità non indifferente, ma gli chef a domicilio lo sanno: ecco perché hanno deciso di intraprendere questa carriera!
Ma di cosa si occupa nello specifico? Vediamo insieme quali sono le sue mansioni principali:
- Innanzitutto, il cuoco a domicilio deve preparare i pasti utilizzando gli ingredienti indicati dal cliente, preoccupandosi anche di reperirli;
- È inoltre sua responsabilità organizzare e coordinare tutte le attività connesse al servizio specifico, dalla scelta dei piatti alla definizione del menù e persino a come impiattare.
- Si occupa di gestire in modo efficace l’ambiente dove opera nel suo complesso, a partire dagli spazi fino alle attrezzature;
- Infine, per garantire un servizio eccellente e di qualità, è tenuto a rispettare tutte le normative igienico-sanitarie in vigore in materia di preparazione di alimenti e bevande, così come la pulizia di tutti gli ambienti.
L’attrezzatura dello chef a domicilio
Dovendo spostarsi di frequente, lo chef a domicilio deve essere preparato all’eventualità che potrebbe trovarsi senza alcuni strumenti fondamentali per lo svolgimento delle sue attività. Non è infatti detto che i clienti per cui lavorerà metteranno a sua disposizione tutto ciò di cui necessita, ecco perché è importante che si porti avanti! L’ideale sarebbe preparare dei borsoni o valigie in cui potrà riporre, di volta in volta, l’essenziale; ovviamente sapendo che dovrà preparare una cena a base di pesce saprà selezionare solo l’attrezzatura che gli serve, così da non dover portare un grosso carico!
Quanto guadagna uno chef a casa?
Di base i prezzi dei cuochi a domicilio possono variare molto in base all'esperienza del singolo professionista, alla zona in cui opera e - nel caso si presti servizio in qualche struttura per qualche evento particolare - anche alle dimensioni della stessa. In generale, però, si può stimare che un cuoco possa chiedere tra i 30 e i 50 euro l'ora se si tratta di un servizio più semplice, oppure dai 20 ai 100 euro a persona per la sua presenza durante grandi eventi. Per non parlare delle prestazioni di alta cucina, per cui saranno previsti importi molto più salati, fino ai 170 euro a persona!
Come diventare chef a domicilio
Eh sì. Pensare di offrire servizi di cucina a domicilio non è di certo un’idea da scartare, non solo per il guadagno ma perché questo tipo di attività permette agli chef a domicilio di avere un maggiore controllo sulla propria professione. Per non parlare della qualità del loro operato, visto che ovviamente offrendo un servizio più personalizzato potranno fidelizzare con maggior successo la clientela, che li sceglierà ancora e ancora! Il cuoco a domicilio deve possedere una buona conoscenza dei prodotti, le materie prime e della preparazione delle pietanze, meglio se appartenenti a diverse tradizioni culinarie internazionali. Deve inoltre essere in grado di gestire un’attività autonoma, occupandosi della parte organizzativa tanto quanto quella relativa alla mera cucina.
Diventare chef a domicilio richiede dedizione e passione per il proprio lavoro, oltre che una buona dose di creatività. Il cuoco a domicilio deve infatti essere in grado di cucinare piatti originali e gustosi, adattandoli alle preferenze dei clienti. È fondamentale anche saper gestire bene il proprio tempo e destreggiare su più task di natura diverse! Ecco perché sarà possibile seguire numerosi corsi di formazione specifici verso le peculiarità di questa professione, che ti renderanno il migliore nel tuo campo.
La normativa per gli chef a domicilio
Abbiamo parlato dei dettagli del ruolo, ma come può operare uno chef a domicilio? Nonostante non ci sia una vera e propria normativa che disciplina la professione, le strade percorribili sono due:
-Entrare a far parte di un’azienda che offre servizi di banqueting, per cui dovrà imparare a conoscere l’organizzazione dei ruoli del catering oltre che le specifiche di questa tipologia di servizi. In questo caso sarà regolarmente assunto presso la compagnia stessa e avrà modo di collaborare altri esperti del settore;
- Potrebbe diventare un professionista autonomo, adempiendo a tutti gli obblighi previsti. Infatti il cuoco a domicilio, senza partita iva, non potrà esercitare; così come gli toccherà scoprire cos’è l’HACCP!
Un percorso bellissimo, in grado di offrire quotidiane soddisfazioni. Diventare chef a domicilio dev’essere senz’altro un traguardo incredibile, e l’esperienza lavorativa in un ristorante può senz’altro fare la differenza; scopri le nostre offerte di lavoro nella ristorazione e comincia da qui!
Arcene (BG) - 24040
1 posizione aperta
Turni infrasettimanali
Part time a tempo det. (1 settimana)
Ristorazione collettiva
Milano (MI) - 20121
1 posizione aperta
Turni nel fine settimana
Full time a tempo det. (6 mesi)
Milano (MI) - 20134
1 posizione aperta
Turni nel fine settimana
Part time a tempo det. (1 mese)
Ristorazione collettiva